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autore
brano
 
Tacito
De oratoria,4
 
originale
 
[4] Et Maternus: "perturbarer hac tua severitate, nisi frequens et assidua nobis contentio iam prope in consuetudinem vertisset. Nam nec tu agitare et insequi poetas intermittis, et ego, cui desidiam advocationum obicis, cotidianum hoc patrocinium defendendae adversus te poeticae exerceo. Quo laetor magis oblatum nobis iudicem, qui me vel in futurum vetet versus facere, vel, quod iam pridem opto, sua quoque auctoritate compellat, ut omissis forensium causarum angustiis, in quibus mihi satis superque sudatum est, sanctiorem illam et augustiorem eloquentiam colam."
 
traduzione
 
4. E Materno: ?La tua severit? mi turberebbe, se le discussioni, tra noi frequenti e continue, non fossero diventate consuetudine. Cos? tu non smetti di attaccare e incalzare i poeti, mentre io, cui tu rimproveri negligenza nel mio dovere di avvocato, esercito una quotidiana difesa della poesia contro di te. Perci?, tanto pi? mi rallegro che ci sia stato offerto un giudice, il quale o mi proibisca di scrivere versi per il futuro, oppure mi costringa anche, con la sua influenza, a realizzare un sogno lungamente accarezzato: lasciare il ristretto ambito delle liti giudiziarie, su cui ho gi? sudato abbastanza e anche troppo, e coltivare l'eloquenza nella sua forma pi? sacra e pi? alta.?
 

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